Gennari e Galimberti: fotografie, arte e sensibilità di due figli adottivi

Prendi due artisti, un punto di contatto su una tematica di livello, aggiungi il desiderio, in loro innato, di esplorare il futuro ed ecco che si apre un mondo. Giulio Gennari e Maurizio Galimberti si sono conosciuti di persona il mese scorso, a Salerno, in occasione del Photo & Show B2B, dove Gennari ha presentato LUCE 2.0, progetto che coinvolge il mondo degli artisti contemporanei in un work in progress pensato per la realizzazione di opere condivise e come terreno di confronto per nuovi spunti e idee.

Gennari e Galimberti, pescarese il primo e comasco il secondo, hanno condiviso gli argomenti che più li appassionano, l’arte e la fotografia, e le loro storie personali, caratterizzate dall’essere stati entrambi adottati in tenera età. Galimberti ha trattato il tema delle adozioni nel libro Il mosaico del mondo (scritto con Denis Curti, Marsilio Editore), dove racconta la sua storia, o meglio la rinascita con i genitori “del cuore”.

Per Gennari, le adozioni e il rapporto madre-figlio sono fonti di continue ispirazioni. “Se siamo figli è perché la prima luce che ci è stata concessa, l’inizio della nostra vita, è il dono di una donna”, dice l’artista pescarese. “Non c’è espressione più bella, secondo me, di quella propria della maternità: dare alla luce. L’incontro con Galimberti è stato molto importante e, ne sono certo, rappresenterà il punto di partenza per collaborazioni artistiche e umane”. (Tratto da: La Nuova Pescara del 15 Aprile 2023)



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